Ferrata Bolver Lugli, Pale di San Martino 16/09/2012

Bivacco Fiamme Gialle (3005mt), Pale e Nebbia.

Questo itinerario è una splendida via ferrata, da non confondere con quella delle Fiamme Gialle, che risale la panoramica parete sud del Cimon della Pala, nel gruppo dolomitico delle Pale di San Martino. Se non siete super allenati è consigliabile risparmiare un po' di dislivello, servendosi della funivia fino alla stazione di Col Verde (1965mt), anche perché la salita fino al bivacco Fiamme Gialle è abbastanza lunga (circa 4 ore). Il percorso, inizialmente costituito da un sentiero alpinistico di I-II, continua con una ferrata priva di grandi difficoltà tecniche, a tratti piuttosto esposta ma molto appagante.


Sentiero 706, Verso l'attacco della ferrata.

LUOGO: Dolomiti, Pale di San Martino.
Data uscita: Domenica 16 settembre 2012
Loc. Partenza/Arrivo: San Martino di Castrozza (TN)
Luoghi d'interesse: Pale di San Martino, Col Verde, Bivacco Fiamme Gialle,  Val dei Cantoni, Rifugio Rosetta, P.sso del Travignolo
Condizioni meteo: Nebbia fino all'uscita della ferrata poi cielo sereno, tiepida giornata di fine estate.
Tipo escursione: Trekking e via ferrata  (EEA)
Difficoltà: La ferrata non presenta passaggi particolarmente difficili, fare attenzione sul sentiero alpinistico che porta all'attacco della ferrata dove sono presenti passaggi di I e II grado e sul sentiero di rientro che da P.sso Bettega scende verso Col Verde.
Riferimenti cartografici: Kompass 76 - Pale di San Martino

Scarica tracciato GPS:  Non Disponibile
Tutte le foto:   GALLERIA

NOTE:
Bellissima ferrata, piacevole da fare e molto panoramica, ma piuttosto lunga, la salita dura circa 4 ore. IMPORTANTE: controllare sempre gli orari di apertura e chiusura degli impianti di risalita prima di organizzare la gita.
L'escursione può essere completata con una salita a cima Vezzana (circa 1h dal bivacco) o sul Cimon dela Pala (2-3h dal bivacco), dove però è necessario disporre di attrezzatura alpinistica 
Funivia Rosetta.

DATI TECNICI:
Lunghezza escursione:
8km
Dislivello:
1200mt ca.
Tempistica:
6-7h
Orari cabinovia (San Martino- Col Verde):
Il sito riporta 8-17, chiedere comunque alla cassa perché con noi l'ultima corsa era alle 16:40.
Quota minima:
1965mt (Col Verde)
Quota massima:
3005mt (Bivacco Fiamme Gialle)
Quota partenza:
1965mt
Profilo altimetrico:
Non disponibile






ACCESSO

In ferrata, finalmente inizia il cavo metallito!
Dirigersi nella Valle di Primero (raggiungibille dalla Val di Fiemme o dalla Valsugana) e raggiungere il paese di San Martino di Castrozza. Nei pressi del centro all'abitato, quando giungerete ad un brusco tornante a gomito, dovrete svoltare (a sinistra se provenite dalla val di Fiemme o a destra se venite dalla Valsugana), seguendo le indicazioni per gli impianti di risalita Cole Verde - Rosetta (1470 m). Pochi metri dopo vi troverete nell'ampio parcheggio della funivia, dove potrete lasciate la macchina. Fate i biglietti, ma non salite fino in cima, servitevi dell'ovovia solo fino alla stazione di Col Verde (solo andata € 7,00 - andata e ritorno € 11,00), dove comincia ufficialmente l'escursione della ferrata Bolver - Lugli.


IN CAMMINO
Tre alpinisti, sul sentiero alpinistico che
portaall'attacco della ferrata.
Bert, San Martino di Castrozza sullo sfondo.
Una volta scesi dalla lenta e cigolosa ovovia, si raggiunge tramite una rampa di scale il piano superiore, dove si trova la panoramica terrazza del Bar Col Verde (1965 m). Sulla destra dell'edificio, troverete l'abbondante segnaletica che indica il punto di partenza dell'escursione: prendete il sentiero n° 706 seguendo le chiare indicazioni per la ferrata Bolver Lugli. Attenzione a non finire, come è successo a noi sul sentiero che porta al rifugio Rosetta, tenete bene la sinistra. In ogni modo anche se avete preso il sentiero che porta al Rosetta ci sarà poi un'altro bivio dal quale potrete riprendere il sentiero corretto. L'avvicinamento dura circa un'ora e si snoda lungo un sentiero ripido e sassoso che si inerpica tra i ghiaioni ai piedi delle Pale di San Martino. La salita è abbastanza faticosa, ma il lato positivo è che si arriva ai piedi dell'immensa parete rocciosa del Cimon de la Pala con i muscoli belli caldi e pronti per la salita. Qui una placca di ferro segnala l'inizio del percorso attrezzato (2285 m).

Tre alpinisti nella nebbia.
Mare di nuvole, Rifugio rosetta sullo sfondo.
All'uscita della ferrate, bivacco Fiamme Gialle.
Così, dopo aver indossato l'imbrago, il kit da ferrata e il casco ben allacciato, ci siamo avviati alla conquista della montagna. La prima parte dell'itinerario non è una ferrata, ma un sentiero alpinistico di I, II grado: qui troverete dei segni rossi sulle rocce, che indicano il percorso da seguire; i passaggi sono tendenzialmente molto semplici, ma è fondamentale prestare la massima attenzione a dove si mettono i piedi, perchè in questo tratto NON si è assicurati. Dopo circa mezzora-quaranta minuti di sentiero alpinistico con solamente un tratto di pochi metri attrezzato con il cavo, un cordino d'acciaio appare all'orizzonte, la parete diventa verticate e a questo punto comincia ufficialmente la ferrata. Il percorso non è difficile e sono pochi i tratti faticosi che richiedono una buona forza di braccia, ma il paesaggio circostante è di una bellezza unica, aspro e selvaggio come solo le Dolomiti sanno essere. Pittoresche guglie di pallida roccia dolomitica spuntano tutt'attorno sopra la nostra testa, in basso verdeggia la splendida vallata di Primiero e alle nostre spalle si estendono le inifinte montagne del Lagorai. All'inizio eravamo abbastanza scocciati perchè la nebbia ci perseguitava rovinandoci lo spettacolo del panorama, ma ad un certo punto, continuando a salire, abbiamo superato il livello delle nuvole che a quel punto si estendevano immense come una mare sotto di noi, da cui spuntavo le cime delle montagne più alte. Uno spettacolo mozzafiato: il fondovalle all'ombra delle nuvole e noi al di sopra di tutto, sotto un caldissimo sole.
Alla fine, quando la stanchezza cominciava a farsi sentire, abbiamo raggiunto l'ampia spianata dove sorge il bivacco Fiamme Gialle (3005 m), una curiosa struttura che mi ricordava tanto una scatola di sardine arruginita, punto d'arrivo della ferrata Bolver Lugli. Qui i più intrepidi passano la notte per affrontare il giorno seguente la salita fino alla cima del Cimon della Pala (3129 m), escursione che richiede attrezzatura e buone capacità di arrampicata alpinistica. Purtroppo noi quella mattina siamo stati pigri e siamo usciti relativamente tardi dal letto, così eravamo in ritardo sulla tabella di marcia, ma soprattutto eravamo in ritardo per la funivia che chiudeva alle 16.40! Abbiamo dovuto mangiare il panino di corsa e avviarci rapidamente verso la discesa che si intraprende lungo una ripida e scomoda traccia che percorre un lungo ghiaione.
La cresta all'uscita della ferrata, Le Pale non lasciano passare la nebbia! Usciti dalla ferrata, verso il bivacco Fiamme Gialle.

DISCESA:
Altopiano delle Pale, dal Bivacco Fiamme Gialle.

Val dei Cantoni.
Dal bivacco si inizia a scendere verso il passo del Travignolo, sentiero 706, una volta al passo si svolta destra, segundo il sentiero n° 716, che scende su ghiaioni lungo la Valle dei Cantoni, in settembre ormai non c'era più neve nella valle quindi non abbiamo incontrato nessun problema a discenderla, se invece si percorre nei primi mesi estivi altre recensioni consigliano picozza e ramponi. Continuate a scendere lungo la brulla vallata, ad un certo punto il sentiero piega verso destra e dovrete iniziare a salire verso il passo Bettega. Nella prima parte si trova un cordino metallico per superare alcune roccette. Dal passo Bettega (2685mt) si ricomincia la discesa lungo il sentiero n°716 e dopo un centinaio di metri circa troverete un bivio, a questo punto avete due possibilità: potete continuare dritti fino al Rifugio Rosetta (2581 m) e da qui prendere la funivia che ridiscende prima fino a Col Verde e poi fino a San Martino di Castrozza. In alternativa potete svoltare a destra e seguire una traccia molto ripida, quasi alpinistica, marcata con dei segni rossi, che vi riporterà direttamente alla stazione di Col Verde in circa un'ora. Noi avevamo dei seri problemi di tempo e credevamo che la seconda opzione fosse più breve, così ci siamo lanciati in una folle discesa correndo come i pazzi per riuscire a prendere per miracolo l'ultima ovovia, ma alla fine, con la schiena e le ginocchia a pezzi ce l'abbiamo fatta! L'ovovia vi riaccompangerà al parcheggio sul fondovalle dove avete lasciato la macchina, e dove l'escursione si conclude!

GALLERIA FOTOGRAFICA:
FerrataBolverLugli

Commenti

  1. Bravi ragazzi bella ferrata!!

    La foto della funivia Rosetta è da copertina di film horror!! dopo "Frozen"
    un nuovo film - "La Rosetta assassina!!" ...XD

    M.B.

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