Weekend Cima Delle Anime, Alpi Retiche 8-9 Settembre 2012
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Alba sulla Cima delle Anime |
LUOGO: | Gruppo del Tessa - Gurgler Kamm |
Data uscita: | dall' 8 al 9 settembre 2012 |
Loc. Partenza/Arrivo: | Plan (Pfelders), val di Plan, val Passiria (BZ) |
Luoghi d'interesse: | Plan, val Passiria, Malga Schneid, Rifugio Plan, Cima delle Anime |
Condizioni meteo: | Cielo sereno e soleggiato, tempo mite e tiepido anche ad alta quota |
Tipo escursione: | Trekking (EE) |
Difficoltà: |
Percorso abbastanza semplice e privo di grandi difficoltà tecniche, ma molto lungo. Consigliabile buon allenamento
|
Riferimenti cartografici: | Tabacco 039 - Val Passiria |
Scarica tracciato GPS: | Giorno1 Salita Al Rifugio Plan
Giorno2 Cima delle Anime e rientro al rifugio |
Tutte le foto (più grandi): | FOTO |
NOTE:
Ricordatevi sempre di prenotare il rifugio perché la zona è molto frequentata anche fuori stagione, soprattutto da escursionisti tedeschi e austriaci (eravamo gli unici italiani!).

Verso la Cima delle Anime
DATI TECNICI:
Lunghezza escursione: da inserire! km (Giorno1: km; Giorno 2: km)
Dislivello in salita: 1860mt (Giorno1: 1350mt, Giorno2: 510mt).
Tempistica (by GPS): Giorno1: 3.50h
Giorno2: 1.45h fino alla vetta
Tempistica (by segnaletica): Plan - Rifugio Plan: 4.30h
Rif. Plan - Cima delle Anime: 1.30h
Rientro dal Rifugio Plan: 3.00 h
Quota minima: 1628 m (Parcheggio Plan)
Quota massima: 3489 m (Cima delle Anime)
Quota partenza: 1628 m
Profilo altimetrico: Da inserire
ACCESSO:
Dirigersi
in Alto Adige e raggiungere Bolzano. Da qui prendere la strada statale SS38 (più
conosciuta come MEBO) che collega la città di Bolzano a Merano. Proseguire lungo la statale per circa 20km, poi
prendere l'uscita Merano sud e da questo momento seguire sempre le indicazioni
per la val Passiria. Si supererà un dedalo di incroci, tutti ben segnalati,
fino ad imboccare la statale SS44, una lunga strada curvosa che attraversa la
val Passiria in tutta la sua lunghezza e che dovrete percorrere per i
successivi 25 km circa. Giunti a San Leonardo in Passiria si prosegue in
direzione Moso e alcuni chilometri dopo, giunti all'altezza dell'abitato di
Moso, si abbandona la statale e si svolta a sinistra seguendo le indicazioni
per Plan (attenzione: bivio non molto visibile e situato lungo una curva a
destra). Si prosegue sempre dritti per altri 12 chilometri lungo la strada, che
si fa sempre più stretta e tortuosa, fino a quando si raggiungerà il piccolo
abitato di Plan, dove troverete un parcheggio molto ampio per posteggiare la
vostra auto e iniziare l'escursione.
GIORNO 1

Panorama con il picco del Monte Tavolino
Il primo giorno noi l'abbiamo usato sostanzialmente come percorso di avvicinamento, per portarsi a quota più alte fino a raggiungere il rifugio Plan, la nostra meta giornaliera. Dal parcheggio (1628m) si prosegue verso destra, passando attraverso alcune pittoresche case di legno di una volta e poco più avanti troverete tutta la segnaletica. Prendete il sentiero 6a seguendo le indicazioni per il rifugio Plan che, se guardate con attenzione, vedrete svettare altissimo lungo il profilo della montagna sopra di voi.
Vedere il rifugio così piccolo e lontano è piuttosto scoraggiante, così come leggere la segnaletica che lo indica a 4.30 ore di cammino... l'unica cosa da fare a questo punto è abbassare la testa e camminare, perché la strada è lunga e faticosa.
Lungo tutta la salita il panorama è più o meno sempre lo stesso, ma con un orizzonte sempre più ampio man a mano che si sale lungo le infinite cime del Gruppo del Tessa che svettano alle vostre spalle. Ai piedi delle imponenti creste, i verdissimi prati curati e gli alpeggi tipici dell'Alto Adige scendono lungo la vallata e avvolgono il fondovalle attorno al paesino di Plan.
Lungo la salita troverete più o meno tre incroci con altri sentieri, voi seguite sempre la traccia 6a e le indicazioni ben segnalate per il rifugio Plan, non si può sbagliare. Dopo circa 2 ore di cammino, il sentiero raggiungere il culmine di una collina e sulla vostra sinistra troverete un bellissimo punto panoramico (2160m) con tanto di panchina, perfetto per riposare e rifocillarsi. Dopo aver recuperato le energie ci siamo avviati nuovamente alla vota del rifugio: qui comincia la seconda parte del percorso, che è quella più dura. Il sentiero diventa sempre più ripido e faticoso e soprattutto nell'ultima ora di cammino la traccia è molto scoscesa e dissestata, su terreno pietroso.

Veduta sul rifugio Plan
Passo dopo passo finalmente abbiamo raggiunto il Rifugio Plan (2979m), situato proprio ai piedi della Cima delle Anime, che si erge maestosa sopra di noi.
La struttura è accogliente e confortevole e i gestori sono molto simpatici, ma il suo punto forte è sicuramente la cucina, sostanziosa, molto appetitosa e anche piuttosto varia se si pensa che siamo quasi a 3000 metri di quota.
Dopo una bella cena e i Kaiserschmarrn per dessert siamo andati a dormire... e anche se in camera eravamo in quattordici persone nessuno russava e c'era un silenzio favoloso, una vera rarità per un rifugio!
GIORNO 2

Il ghiacciaio che sorge dietro al rifugio
Sveglia all'alba per chi ce la fa per vedere lo spettacolo del sole che sorge sull'immenso orizzonte del gruppo del Tessa... io non ero tra quelli che ce l'hanno fatta, ma il panorama merita di sicuro!
Una buona colazione abbondante e poi partenza per l'assalto alla Cima delle Anime.

La croce che svetta sulla Cima delle Anime
Si prende una traccia, indicata da abbondante segnaletica, che dalla sinistra del rifugio incomincia a salire lungo i pietrosi pendii della montagna. Costeggiando il ghiacciaio che si estende nella conca dietro al rifugio, si prosegue in salita lungo un percorso piuttosto semplice, ma che qua e là attraversa punti dove è necessario fare un po' di attenzione. A metà dell'ascesa il sentiero passa su delle strette scalette di roccia piuttosto esposte da entrambi i lati e verso la fine della salita la traccia lascia il posto ad un percorso su roccia estremamente semplice, che ondeggia tra il primo e il secondo grado alpinistico.
Dopo circa un'ora e mezza di cammino si raggiunge la spettacolare croce celtica di legno che svetta sul picco della Cima delle Anime (3489m), da cui si domina un panorama che toglie il fiato. Da un lato l'immensa distesa delle montagne italiane e dall'altro il ghiacciaio del versante nord della montagna, e l'infinito orizzonte delle Alpi austriache.
Sotto i vostri piedi un ceppo di pietra bianca segnala il confine di stato tra Italia ed Austria, che la Cima delle Anime assieme a molte accanto a lei sta a simboleggiare.
DISCESA

Punto esposto durante la salita alla vetta
Dalla Cima delle Anime in un'ora circa si fa ritorno al Rifugio Plan, dove noi abbiamo colto l'occasione di usufruire nuovamente della loro ottima cucina e abbiamo pranzato. Dal rifugio poi si intraprende la via del ritorno lungo la stessa strada dell'andata, il sentiero 6a.
La discesa è forse la parte meno piacevole dell'escursione, perché è un percorso molto lungo, da affrontare con le gambe già stanche dalla mattinata e dal giorno precedente. Inoltre è lo stesso itinerario fatto il giorno prima, che può quindi risultare piuttosto monotono. Dal Rifugio Plan, imboccato il sentiero 6a, si prosegue in discesa per circa 2.30 - 3.00 ore, fino a ritornare al parcheggio di Plan, dove avete lasciato la macchina e dove l'itinerario si conclude.
NOTE: |
Ricordatevi sempre di prenotare il rifugio perché la zona è molto frequentata anche fuori stagione, soprattutto da escursionisti tedeschi e austriaci (eravamo gli unici italiani!).
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Verso la Cima delle Anime |
DATI TECNICI:
Lunghezza escursione: | da inserire! km (Giorno1: km; Giorno 2: km) |
Dislivello in salita: | 1860mt (Giorno1: 1350mt, Giorno2: 510mt). |
Tempistica (by GPS): | Giorno1: 3.50h Giorno2: 1.45h fino alla vetta |
Tempistica (by segnaletica): | Plan - Rifugio Plan: 4.30h Rif. Plan - Cima delle Anime: 1.30h Rientro dal Rifugio Plan: 3.00 h |
Quota minima: | 1628 m (Parcheggio Plan) |
Quota massima: | 3489 m (Cima delle Anime) |
Quota partenza: | 1628 m |
Profilo altimetrico: | Da inserire |
ACCESSO:
Dirigersi
in Alto Adige e raggiungere Bolzano. Da qui prendere la strada statale SS38 (più
conosciuta come MEBO) che collega la città di Bolzano a Merano. Proseguire lungo la statale per circa 20km, poi
prendere l'uscita Merano sud e da questo momento seguire sempre le indicazioni
per la val Passiria. Si supererà un dedalo di incroci, tutti ben segnalati,
fino ad imboccare la statale SS44, una lunga strada curvosa che attraversa la
val Passiria in tutta la sua lunghezza e che dovrete percorrere per i
successivi 25 km circa. Giunti a San Leonardo in Passiria si prosegue in
direzione Moso e alcuni chilometri dopo, giunti all'altezza dell'abitato di
Moso, si abbandona la statale e si svolta a sinistra seguendo le indicazioni
per Plan (attenzione: bivio non molto visibile e situato lungo una curva a
destra). Si prosegue sempre dritti per altri 12 chilometri lungo la strada, che
si fa sempre più stretta e tortuosa, fino a quando si raggiungerà il piccolo
abitato di Plan, dove troverete un parcheggio molto ampio per posteggiare la
vostra auto e iniziare l'escursione.
GIORNO 1
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Panorama con il picco del Monte Tavolino |
Vedere il rifugio così piccolo e lontano è piuttosto scoraggiante, così come leggere la segnaletica che lo indica a 4.30 ore di cammino... l'unica cosa da fare a questo punto è abbassare la testa e camminare, perché la strada è lunga e faticosa.
Lungo tutta la salita il panorama è più o meno sempre lo stesso, ma con un orizzonte sempre più ampio man a mano che si sale lungo le infinite cime del Gruppo del Tessa che svettano alle vostre spalle. Ai piedi delle imponenti creste, i verdissimi prati curati e gli alpeggi tipici dell'Alto Adige scendono lungo la vallata e avvolgono il fondovalle attorno al paesino di Plan.
Lungo la salita troverete più o meno tre incroci con altri sentieri, voi seguite sempre la traccia 6a e le indicazioni ben segnalate per il rifugio Plan, non si può sbagliare. Dopo circa 2 ore di cammino, il sentiero raggiungere il culmine di una collina e sulla vostra sinistra troverete un bellissimo punto panoramico (2160m) con tanto di panchina, perfetto per riposare e rifocillarsi. Dopo aver recuperato le energie ci siamo avviati nuovamente alla vota del rifugio: qui comincia la seconda parte del percorso, che è quella più dura. Il sentiero diventa sempre più ripido e faticoso e soprattutto nell'ultima ora di cammino la traccia è molto scoscesa e dissestata, su terreno pietroso.
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Veduta sul rifugio Plan |
La struttura è accogliente e confortevole e i gestori sono molto simpatici, ma il suo punto forte è sicuramente la cucina, sostanziosa, molto appetitosa e anche piuttosto varia se si pensa che siamo quasi a 3000 metri di quota.
Dopo una bella cena e i Kaiserschmarrn per dessert siamo andati a dormire... e anche se in camera eravamo in quattordici persone nessuno russava e c'era un silenzio favoloso, una vera rarità per un rifugio!
GIORNO 2
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Il ghiacciaio che sorge dietro al rifugio |
Una buona colazione abbondante e poi partenza per l'assalto alla Cima delle Anime.
Si prende una traccia, indicata da abbondante segnaletica, che dalla sinistra del rifugio incomincia a salire lungo i pietrosi pendii della montagna. Costeggiando il ghiacciaio che si estende nella conca dietro al rifugio, si prosegue in salita lungo un percorso piuttosto semplice, ma che qua e là attraversa punti dove è necessario fare un po' di attenzione. A metà dell'ascesa il sentiero passa su delle strette scalette di roccia piuttosto esposte da entrambi i lati e verso la fine della salita la traccia lascia il posto ad un percorso su roccia estremamente semplice, che ondeggia tra il primo e il secondo grado alpinistico.
Dopo circa un'ora e mezza di cammino si raggiunge la spettacolare croce celtica di legno che svetta sul picco della Cima delle Anime (3489m), da cui si domina un panorama che toglie il fiato. Da un lato l'immensa distesa delle montagne italiane e dall'altro il ghiacciaio del versante nord della montagna, e l'infinito orizzonte delle Alpi austriache.
Sotto i vostri piedi un ceppo di pietra bianca segnala il confine di stato tra Italia ed Austria, che la Cima delle Anime assieme a molte accanto a lei sta a simboleggiare.
Dalla Cima delle Anime in un'ora circa si fa ritorno al Rifugio Plan, dove noi abbiamo colto l'occasione di usufruire nuovamente della loro ottima cucina e abbiamo pranzato. Dal rifugio poi si intraprende la via del ritorno lungo la stessa strada dell'andata, il sentiero 6a.
La discesa è forse la parte meno piacevole dell'escursione, perché è un percorso molto lungo, da affrontare con le gambe già stanche dalla mattinata e dal giorno precedente. Inoltre è lo stesso itinerario fatto il giorno prima, che può quindi risultare piuttosto monotono. Dal Rifugio Plan, imboccato il sentiero 6a, si prosegue in discesa per circa 2.30 - 3.00 ore, fino a ritornare al parcheggio di Plan, dove avete lasciato la macchina e dove l'itinerario si conclude.
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La croce che svetta sulla Cima delle Anime |
Si prende una traccia, indicata da abbondante segnaletica, che dalla sinistra del rifugio incomincia a salire lungo i pietrosi pendii della montagna. Costeggiando il ghiacciaio che si estende nella conca dietro al rifugio, si prosegue in salita lungo un percorso piuttosto semplice, ma che qua e là attraversa punti dove è necessario fare un po' di attenzione. A metà dell'ascesa il sentiero passa su delle strette scalette di roccia piuttosto esposte da entrambi i lati e verso la fine della salita la traccia lascia il posto ad un percorso su roccia estremamente semplice, che ondeggia tra il primo e il secondo grado alpinistico.
Dopo circa un'ora e mezza di cammino si raggiunge la spettacolare croce celtica di legno che svetta sul picco della Cima delle Anime (3489m), da cui si domina un panorama che toglie il fiato. Da un lato l'immensa distesa delle montagne italiane e dall'altro il ghiacciaio del versante nord della montagna, e l'infinito orizzonte delle Alpi austriache.
Sotto i vostri piedi un ceppo di pietra bianca segnala il confine di stato tra Italia ed Austria, che la Cima delle Anime assieme a molte accanto a lei sta a simboleggiare.
DISCESA
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Punto esposto durante la salita alla vetta |
Dalla Cima delle Anime in un'ora circa si fa ritorno al Rifugio Plan, dove noi abbiamo colto l'occasione di usufruire nuovamente della loro ottima cucina e abbiamo pranzato. Dal rifugio poi si intraprende la via del ritorno lungo la stessa strada dell'andata, il sentiero 6a.
La discesa è forse la parte meno piacevole dell'escursione, perché è un percorso molto lungo, da affrontare con le gambe già stanche dalla mattinata e dal giorno precedente. Inoltre è lo stesso itinerario fatto il giorno prima, che può quindi risultare piuttosto monotono. Dal Rifugio Plan, imboccato il sentiero 6a, si prosegue in discesa per circa 2.30 - 3.00 ore, fino a ritornare al parcheggio di Plan, dove avete lasciato la macchina e dove l'itinerario si conclude.
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